TRADUZIONI GIURATE
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Unico modo per dare valore legale alle traduzioni: il traduttore si assume la responsabilità legale della traduzione. La traduzione giurata viene protocollata in Tribunale. A tutti gli effetti ha lo stesso valore della perizia di un medico legale o di un perito geometra. La traduzione deve rispecchiare la disposizione del testo del documento originale e non recare loghi.
Asseverazione, giuramento o traduzione legalizzata:
La traduzione di un qualsiasi documento -dal più piccolo certificato penale agli atti ufficiali di un’azienda- non ha valore legale fino a che non viene ASSEVERATA (GIURATA) in Tribunale, diventando quindi una ‘traduzione ufficiale’.
Le indicazioni che troverete nelle richieste dei Paesi esteri, nel mondo anglofono, ad esempio, saranno quelle di presentare una ‘sworn translation’ o una ‘official translation’.
Il giuramento di una traduzione viene fatto dal traduttore in Tribunale. Viene compilato un verbale chiamato Verbale di giuramento di traduzione, che va consegnato insieme al documento originale e alla traduzione presso la Cancelleria del Tribunale. Una volta protocollata la traduzione da parte del Cancelliere del Tribunale ed apposte le necessarie marche, la traduzione diventa una traduzione asseverata di completo valore legale.
Talvolta se la traduzione asseverata (giurata) deve essere presentata ad un Ente o un’Amministrazione o Istituzione estera può essere necessario completare il percorso legale del documento con la Legalizzazione. Questo passaggio ulteriore consiste nell’apporre un timbro che certifica la firma del Cancelliere che ha firmato il Verbale di giuramento con il traduttore. Si parla di Apostille per i Paesi che hanno aderito alla Convenzione dell’Aia e di Legalizzazione per gli altri.
Con i propri periti traduttori, Qualitalia giura in Tribunale per tutte le lingue europee e non, fra cui: inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, rumeno, russo, arabo, cinese, coreano, giapponese, polacco, bulgaro, croato, sloveno, slovacco, turco, ucraino ed ungherese.
Legalizzazione con Apostilla dell’Aia e legalizzazione consolare per l’estero:
Un ulteriore passaggio che darà pieno valore legale all’estero ad ogni documento dopo l’asseverazione sarà la legalizzazione ovvero l’apostilla dell’Aja.
E’ lo stesso ufficio della Procura che certifica i documenti così. La certificazione ha due nomi diversi a seconda che il Paese di destinazione del documento abbia o meno firmato un accordo internazionale detto appunto ‘Convenzione dell’Aja’.
Se il paese di destinazione ha firmato la Convenzione dell’Aja, sarà timbrato con una scritta ‘APOSTILLA DELL’AJA e sarà pronto per andare nel paese di destinazione.
Se il paese di destinazione NON HA FIRMATO la Convenzione dell’Aja, sarà timbrato con la scritta LEGALIZZAZIONE e richiederà un ulteriore passaggio nel Consolato di quel Paese.
Ogni documento che sia firmato da un funzionario statale (del Comune, della Camera di Commercio eccetera) o da un notaio o da un Cancelliere del Tribunale, DOPO questo passaggi avrà PIENA validità all’estero.
Negli Uffici della Prefettura e della Procura di Roma è possibile legalizzare solo documenti firmati da funzionari di ogni tipo e da notai di Roma, Velletri e Civitavecchia.